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lunedì 31 marzo 2014

Color study: Oiled skin










I really like wet / oiled body skin, of course, about porn. It makes the picture more exciting and have a greate sense of volume and 3D, but it is a very difficult to make this effect, if you don't put the white in the right places. Looking at many photos, I realized that unfortunately there isn't precise rule. There is not a picture with an oiled body identical to another, you have to go quite insightful and have a good eye because if you guess the exact place is amazing, in the opposite case, the woman will simply have white spots on the body. The goal is to learn how to find these points without photo references.
Meanwhile, I was able to create my own brush for the oil effect on the breast, and I must say that it very good (if used well).




Mi piace molto il corpo bagnato/oliato, quando si tratta di porno ovviamente. Rende la figura più eccitante e da un maggiore senso di volume e tridimensionalità, ma è un effetto molto difficile da rendere, se non metti il bianco nei punti giusti. Osservando molte foto, ho capito che purtroppo non c'è una regola precisa. Non esiste una foto con un corpo oliato identica a un'altra, devi piuttosto andare di intuito ed avere un buon occhio perchè se indovini il punto esatto viene una bomba, nel caso contrario, la donna avrà semplicemente delle macchie bianche sul corpo. L'obiettivo è imparare a trovare questi punti senza aiuto delle foto.
Intanto sono riuscita a creare un mio pennello per l'effetto olio sul seno, e devo dire che rende benissimo (se usato bene).

11 commenti:

  1. Molto belle, bravissima. Soprattutto mi piace l'inchiostrazione color carne o assente.

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    1. Grazie Cosimo, i tuoi commenti sono sempre importanti!!

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  2. Belle un casino Rosita, complimenti!

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  3. Devi capire dove si trova esattamente la fonte di luce.
    Il bagliore del riflesso sta nella zona compresa fra il punto maggiormente illuminato ed il limite della zona d'ombra. Il riflesso NON coincide col punto maggiormente illuminato. Il punto esatto dipende dalla rotondità della superficie.

    Nel tuo studio la cosa è complicata perché hai più fonti di luci contemporaneamente ed anche tante curve illuminate. Ma nel caso elementare di un uovo la situazione è più semplice e la puoi trovare ben illustrata in questo video di Proko, in particolare dal minuto 4:23.

    http://www.proko.com/shading-light-and-form-basics/

    Buono studio! :)

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  4. Fantastico davvero, ma il corpo è persino basato sul tuo (che è notevolissimo)? o su una pornostar?

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    1. Pornostar! :D dubito che le fumettiste possano permettersi un corpo del genere!

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    2. per essere una fumettista, sei davvero una figa tra le fighe, un miracolo vivente, probabilmente introversa e bellissima allo stesso tempo, sei molto migliore di ciò che la tua autostima da fumettista potrebbe farti credere

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  5. "Non esiste una foto con un corpo oliato identica a un'altra"... per il semplice motivo ovvio che "dipende dalla luce".

    Quando uno impara a disegnare gli viene insegnato che è fondamentale la coerenza delle ombre con la fonte di luce, ma ci si dimentica che nelle foto (prese come riferimento), la fonte di luce raramente è una. I fotografi professionisti utilizzano più di un flash creando la luce principale, quella di riempimento, quella di contorno e quella di sfondo.

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    1. Certo che è ovvio, ma io faccio riflessioni sul mio blog. La cosa molto negativa del vero riferimento fotografico, è proprio la presenza di più fonti di luce come dici tu, e questo confonde, non aiuta a capire bene i volumi del corpo. Per questo preferiscu usare poser, dove decido io UNA fonte di luce e dove metterla, così da ottenere soltanto quel poco che mi serve. Ma è anche vero che ha una resa molto meno bella e più legnosa, per questo cerco anche di osservare foto. Ma come detto prima, se in una foto ci sono 3 punti di luce è difficile poi capire come imparare i volumi.

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    2. Spesso nei comics americani (più che altro) si immagina una doppia fonte di luce sui personaggi (le due fonti messe ai lati opposti rispetto ai tizi) e una sola per lo sfondo (e l' eventuale e unica proiezione dell' ombra del soggetto, su di esso).

      Ho notato nel tempo una discrepanza tra il modo di ragionare (in riferimento alla luce) dei disegnatori-illustratori e i fotografi. I disegnatori si impongono il realismo e immaginano sempre la luce naturale come unica fonte di illuminazione, mentre i fotografi (specialmente quelli da studio) quasi l' opposto.

      Quando osservi quindi la foto scattata da un fotografo su una modella, e la tua curiosità di disegnatrice ti spinge a capire la fonte luminosa, ricordati sempre che loro usano dei "trucchetti". Ad esempio la luce generata da un semplice flash sul soggetto, non è in grado di illuminare anche lo sfondo (quindi non riesci a individuare la fonte di luce dalle ombre proiettate sullo sfondo, perchè potrebbero non esserci o essere generate da una seconda fonte di luce che sta dalla parte opposta).

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